Iniziamo la descrizione del percorso da Vignola (Pieve) tralasciando la
descrizione del tratto iniziale, da Nonantola a Vignola. Si parte dalla Pieve e
si sale a Campiglio. Nella vicina borgata si trova una chiesa connotata da una
particolare struttura castellana. Si percorre quindi un tratto di strada dalle
ampie panoramiche sulla sottostante Valle del Panaro, su Marano e la Torre della
Chiesa di Festà. La piccola borgata di Denzano è tutta raccolta attorno
all’antica Pieve del XII secolo, la Parrocchiale di Santa Maria Assunta; in
posizione dominante vi sono inoltre i resti del Castello con la Torre
trecentesca.
Usciti dall’abitato di Denzano, poco prima di raggiungere Ospitaletto, si
trovano le omonime Salse, dove si osserva un fenomeno simile a quello delle
Salse di Nirano: emissioni di fanghi ed acque melmose fredde sospinte verso
l’alto da idrocarburi. Si prosegue quindi per il centro di Ospitaletto per
visitare la sua Parrocchiale. In questo tratto il percorso verde si fa
particolarmente suggestivo e si può avvistare anche il monte Cimone, mentre
scendendo fra ginestre e roverelle, il moderno viaggiatore può godere la veduta
dei Sassi di Roccamalatina. Con pochi minuti di percorso si raggiunge la
Provinciale esattamente di fronte alla Pieve di Coscogno intitolata a
Sant’Apollinare, importante tappa sulla strada che da Modena conduceva in
Toscana, e sulla via che collegava Vignola a Bologna. La chiesa conserva
interessanti elementi romanici sulla facciata. Oltrepassate le borgate di Casa
Bartolani e di Casa Anghestino, si procede fra i coltivi con una magnifica vista
sulla valle del fosso di Benedello, superato il quale ci si avvicina
all’abitato di Benedello. Si prosegue quindi, dopo Crocetello, in posizione
panoramica sull’Alta Valle del Panaro. In pochi minuti si può arrivare al
monte Iddiano, che accompagna il suggestivo percorso da Benedello. Si giunge
quindi a Castagneto e poco distante a Semese, dove è visibile l’ Oratorio
dedicato a San Rocco, restaurato nel 1630, che conserva ancora tracce
dell’antica struttura medievale.
Nel vicino borgo di Niviano è possibile vedere la Torre recentemente
ristrutturata, che doveva risalire all’XI secolo, e un bell’Oratorio
seicentesco. Nei pressi di Niviano si può visitare la Chiesa di San Vincenzo a
Monteobizzo, che conserva nell’ abside i tratti del primitivo edificio
romanico, e Lavacchio famosa per i suoi murales. Oltrepassata la borgata di
Castelvecchio, si giunge a Gaiato con i resti dell’antica Rocca, postazione di
vedetta da cui si gode un eccezionale panorama. Si scende quindi nella Val
Scoltenna e prima di arrivare a Sestola suggeriamo di effettuare una breve tappa
a Vesale, località nominata per la prima volta nel 752, che nell’abside della
Chiesa di San Giorgio presenta elementi risalenti a quell’epoca. Situata nei
pressi del monte Cimone, Sestola merita una sosta per vedere il suo
caratteristico borgo medievale e la Fortezza, la Palazzina del Comandante,
l’Oratorio di San Nicola (antica Parrocchiale del XII secolo) e la Torre
dell’Orologio (1572).
La struttura ospita attualmente il Museo della Civiltà Montanara e il Museo
degli Strumenti Musicali Meccanici. Da vedere inoltre la Parrocchiale di San
Nicolò del XVII secolo. Nelle vicinanze si può facilmente raggiungere
l’Oratorio di San Biagio a Roncoscaglia, un’opera romanica circondata dal
silenzio e dalla solitudine dei boschi che le fanno da cornice, e il passo del
Lupo, sede del Giardino Botanico “Esperia”, un “museo” ecologico
destinato alla conoscenza della flora locale ed alpina. Passata Sestola, a pochi
Km si incontra Fanano, nodo nevralgico della Via Romea Nonantolana, nonché
centro dotato di un ricco patrimonio artistico: il Palazzo Lardi (1340), la
Torre dell’Orologio, la Chiesa di San Giuseppe (1620), il Palazzo del
Municipio (1617), la Chiesa di Santa Chiara e il Monastero delle Clarisse del
XVI secolo, la Parrocchiale di San Silvestro, ritenuta la più bella delle pievi
tardo-romaniche dell’Appennino. A Fanano è possibile visitare il Parco Urbano
di Sculture in Pietra, un museo all’aperto che accoglie 213 sculture
realizzate nel corso dei diversi simposi di scultura. Si prende quindi la strada
che da Fanano conduce ad Ospitale. Qui transitava l’antico tratto viario che
da Fanano portava al passo della Croce Arcana e al passo della Calanca.
La Parrocchiale di San Giacomo della seconda metà del XVI secolo, sorge proprio
sulle rovine dell’Ospizio di Val di Lamola, fondato da Sant’Anselmo nell’VIII
secolo. Per gli amanti delle escursioni naturalistiche, ci troviamo nell’area
del Parco del Frignano, e nei pressi di Ospitale sono facilmente raggiungibili
il lago Scaffaiolo e il lago Pratignano.
Superata la borgata di Ca’ Pallai, inizia uno dei tratti meglio conservati e
più affascinanti della Romea, fra boschi e praterie che dominano l’ampia
vallata dell’Ospitale. Il sentiero prosegue percorrendo il tratto panoramico
sulla sottostante Val di Gorgo ed il sovrastante Corno alle Scale. Raggiunta la
conca del lago Scaffaiolo, in prossimità del crinale di spartiacque
tosco-emiliano, si prosegue sulla destra lungo il crinale stesso fino a
raggiungere il passo della Calanca, antico valico verso la Toscana.