IL PERCORSO

della Via Romea Nonantolana

1° Tratto - Da Vignola a Coscogno

2° Tratto - Da Coscogno a Gaiato

3° Tratto - Da Gaiato a Fanano

4° Tratto - Da Fanano a Ospitale

5° Tratto - Da Ospitale al Passo della Calanca

Iniziamo la descrizione del percorso da Vignola (Pieve) tralasciando la descrizione del tratto iniziale, da Nonantola a Vignola. Si parte dalla Pieve e si sale a Campiglio. Nella vicina borgata si trova una chiesa connotata da una particolare struttura castellana. Si percorre quindi un tratto di strada dalle ampie panoramiche sulla sottostante Valle del Panaro, su Marano e la Torre della Chiesa di Festà. La piccola borgata di Denzano è tutta raccolta attorno all’antica Pieve del XII secolo, la Parrocchiale di Santa Maria Assunta; in posizione dominante vi sono inoltre i resti del Castello con la Torre trecentesca.

Usciti dall’abitato di Denzano, poco prima di raggiungere Ospitaletto, si trovano le omonime Salse, dove si osserva un fenomeno simile a quello delle Salse di Nirano: emissioni di fanghi ed acque melmose fredde sospinte verso l’alto da idrocarburi. Si prosegue quindi per il centro di Ospitaletto per visitare la sua Parrocchiale. In questo tratto il percorso verde si fa particolarmente suggestivo e si può avvistare anche il monte Cimone, mentre scendendo fra ginestre e roverelle, il moderno viaggiatore può godere la veduta dei Sassi di Roccamalatina. Con pochi minuti di percorso si raggiunge la Provinciale esattamente di fronte alla Pieve di Coscogno intitolata a Sant’Apollinare, importante tappa sulla strada che da Modena conduceva in Toscana, e sulla via che collegava Vignola a Bologna. La chiesa conserva interessanti elementi romanici sulla facciata. Oltrepassate le borgate di Casa Bartolani e di Casa Anghestino, si procede fra i coltivi con una magnifica vista sulla valle del fosso di Benedello, superato il quale ci si avvicina all’abitato di Benedello. Si prosegue quindi, dopo Crocetello, in posizione panoramica sull’Alta Valle del Panaro. In pochi minuti si può arrivare al monte Iddiano, che accompagna il suggestivo percorso da Benedello. Si giunge quindi a Castagneto e poco distante a Semese, dove è visibile l’ Oratorio dedicato a San Rocco, restaurato nel 1630, che conserva ancora tracce dell’antica struttura medievale.

Nel vicino borgo di Niviano è possibile vedere la Torre recentemente ristrutturata, che doveva risalire all’XI secolo, e un bell’Oratorio seicentesco. Nei pressi di Niviano si può visitare la Chiesa di San Vincenzo a Monteobizzo, che conserva nell’ abside i tratti del primitivo edificio romanico, e Lavacchio famosa per i suoi murales. Oltrepassata la borgata di Castelvecchio, si giunge a Gaiato con i resti dell’antica Rocca, postazione di vedetta da cui si gode un eccezionale panorama. Si scende quindi nella Val Scoltenna e prima di arrivare a Sestola suggeriamo di effettuare una breve tappa a Vesale, località nominata per la prima volta nel 752, che nell’abside della Chiesa di San Giorgio presenta elementi risalenti a quell’epoca. Situata nei pressi del monte Cimone, Sestola merita una sosta per vedere il suo caratteristico borgo medievale e la Fortezza, la Palazzina del Comandante, l’Oratorio di San Nicola (antica Parrocchiale del XII secolo) e la Torre dell’Orologio (1572).

La struttura ospita attualmente il Museo della Civiltà Montanara e il Museo degli Strumenti Musicali Meccanici. Da vedere inoltre la Parrocchiale di San Nicolò del XVII secolo. Nelle vicinanze si può facilmente raggiungere l’Oratorio di San Biagio a Roncoscaglia, un’opera romanica circondata dal silenzio e dalla solitudine dei boschi che le fanno da cornice, e il passo del Lupo, sede del Giardino Botanico “Esperia”, un “museo” ecologico destinato alla conoscenza della flora locale ed alpina. Passata Sestola, a pochi Km si incontra Fanano, nodo nevralgico della Via Romea Nonantolana, nonché centro dotato di un ricco patrimonio artistico: il Palazzo Lardi (1340), la Torre dell’Orologio, la Chiesa di San Giuseppe (1620), il Palazzo del Municipio (1617), la Chiesa di Santa Chiara e il Monastero delle Clarisse del XVI secolo, la Parrocchiale di San Silvestro, ritenuta la più bella delle pievi tardo-romaniche dell’Appennino. A Fanano è possibile visitare il Parco Urbano di Sculture in Pietra, un museo all’aperto che accoglie 213 sculture realizzate nel corso dei diversi simposi di scultura. Si prende quindi la strada che da Fanano conduce ad Ospitale. Qui transitava l’antico tratto viario che da Fanano portava al passo della Croce Arcana e al passo della Calanca.

La Parrocchiale di San Giacomo della seconda metà del XVI secolo, sorge proprio sulle rovine dell’Ospizio di Val di Lamola, fondato da Sant’Anselmo nell’VIII secolo. Per gli amanti delle escursioni naturalistiche, ci troviamo nell’area del Parco del Frignano, e nei pressi di Ospitale sono facilmente raggiungibili il lago Scaffaiolo e il lago Pratignano.

Superata la borgata di Ca’ Pallai, inizia uno dei tratti meglio conservati e più affascinanti della Romea, fra boschi e praterie che dominano l’ampia vallata dell’Ospitale. Il sentiero prosegue percorrendo il tratto panoramico sulla sottostante Val di Gorgo ed il sovrastante Corno alle Scale. Raggiunta la conca del lago Scaffaiolo, in prossimità del crinale di spartiacque tosco-emiliano, si prosegue sulla destra lungo il crinale stesso fino a raggiungere il passo della Calanca, antico valico verso la Toscana.