Coscogno (516 mt) - Gaiato (841 mt)

2^ tappa: 19,5 km


Mantenendo alle spalle la Pieve di Coscogno, si percorre la stradina asfaltata, posta sulla sinistra, che scende. Il sentiero diviene carreggiata e dopo circa 5 minuti giunge alla borgata di Cà Bartolani e a un piccolo rio per risalire verso il borgo di Cà Anghestino, dove si prosegue a sinistra in corrispondenza del civico 271. Il percorso avanza tra siepi di carpino e filari di roverelle per poi scendere ad attraversare il Rio Benedello nei pressi del Mulino Rapina. Oltre il ponte si svolta a destra mantenendosi sulla destra orografica del torrente che si oltrepassa nuovamente dopo 15 minuti di cammino. Dopo 300 metri si segue il ramo di sinistra di un bivio e si scende per guadare ancora il torrente. Il sentiero prosegue ripido in salita tra i campi fino a raggiungere, dopo alcuni tornanti, una serie di case e l’abitato di Chiagnano. Si scende fino ad arrivare a una piccola borgata isolata ai margini del bosco e si prosegue sulla sterrata che, dopo una leggera salita, incrocia la provinciale e raggiunge Benedello . Si segue la piccola strada asfaltata che costeggia il crinale e il bosco per arrivare dopo 15 minuti all’abitato di Crocetello. A destra si imbocca la carreggiata che, dopo 100 metri, incontra un bivio: si tiene la sinistra avanzando in discesa e, dopo 200 metri, si giunge a un altro bivio contrassegnato da una croce. A destra il sentiero della Via Romea Nonantolana devia per condurre al borgo di Iddiano , mentre sulla sinistra si avanza in discesa oltrepassando un piccolo edificio e, abbandonata la carreggiata, si svolta prima a sinistra e, dopo poco, nei pressi di un bivio, a destra. Si scende incrociando una carreggiata e si prosegue ancora verso destra. La carreggiata entra in un bosco e, dopo aver guadato un torrente, lo segue mantenendolo a destra. Il sentiero esce poi dal bosco e inizia a salire ai margini di un campo per rientrare nuovamente nel bosco e aggirare il Monte Sasso. Si avanza oltrepassando un ponticello su un rio e, dopo essere usciti dal bosco, sulla destra si ritrova il versante del Monte Sasso. Al termine della salita, nei pressi di un incrocio, si tiene la sinistra per addentrarsi in una piccola valle costeggiata da castagneti e imboccare una mulattiera con muretti a secco che conduce al borgo di Castagneto. Oltrepassata una bella corte e il civico 41, la strada diventa asfaltata: sulla sinistra conduce al borgo di Villa Bibone, mentre a destra oltrepassa la chiesa giungendo all’incrocio con la provinciale. Si attraversa la strada proseguendo in salita e superando un metato: dopo circa 25 minuti da Castagneto si arriva facilmente all’abitato di Semese . Nei pressi del civico 358, nella piazza dove si trova la chiesa, si gira a sinistra. Si avanza superando il civico 363 e si scende lungo il sentiero che porta nei boschi e arriva alla strada provinciale. Dopo aver oltrepassato una stalla nei pressi di un abitato rurale, si prosegue a sinistra per 100 metri sulla provinciale per poi girare dopo poco a destra. Il sentiero segue un breve tratto di strada asfaltata passando oltre un gruppo di abitazioni e avanzando tra i campi fino a immettersi su una sterrata che conduce alla provinciale in località Cà Nova. Si segue il tratto asfaltato per circa 200 metri per poi addentrarsi nei boschi. Si passa un fosso e al bivio si tiene la destra scendendo tra tornanti e guadando il torrente per poi salire fino alla strada asfaltata nei pressi di Niviano . Tenendo la destra in breve si raggiunge la chiesa e, dopo circa 20 minuti di cammino, il borgo di Beneverchio. L’itinerario della Via Romea Nonantolana, invece, continua a sinistra seguendo una strada sterrata che avanza lungo il crinale calanchivo e offre sulla sinistra il panorama della dorsale di Sassoguidano. Dopo vari tornanti e circa 55 minuti di cammino si giunge a Montorso . Più avanti, oltre il piazzale della chiesa, si raggiunge un incrocio dove è posta una maestà. Si imbocca la sterrata a sinistra che scende e dopo appena 5 minuti arriva al borgo di Castelvecchio. Oltrepassato quest’ultimo, si segue il sentiero ben marcato che poi sale in un ambiente selvaggio fino a diventare più agevole e arrivare all’ex Sanatorio di Gaiato (circa 45 minuti di cammino da Montorso). Si incrocia la strada asfaltata che porta a Pavullo: per raggiungere l’abitato di Gaiato si prosegue a sinistra per 200 metri percorrendo la provinciale.