Uscita del 24 giugno

Il Branco si divide in 2 squadre nei pressi di Chiagnano. Appuntamento: Toscana.
Il primo Gruppo arriva al Fontanone del Duca in perfetto orario.
Due attesi rientri oggi. Ringhio ritorna operativo finalmente.
Il Nanoun e Pelo raggiungono i colleghi pochi minuti dopo.
Pelo è visibilmente emozionato per il ricongiungimento con i colleghi con cui non usciva da oltre un mese. Di ritorno dalla luna di miele, trascorsa nei caldi mari tropicali, il ritorno alla dura fatica delle uscite col Branco non è facile. Tuttavia il forte pilota vignolese ha dato prova di classe e di tenacia in questo suo rientro.
Una brevissima tappa nel cuore delle foreste del frignano per dissetarsi e riorganizzarsi.
Poi via di nuovo, per una veloce cavalcata verso l'alto Frignano. Una seconda tappa al classico fontanone della Fabbrica, lungo la strada ducale Vandelli. Alla fontana, un villeggiante dal fisico ancora atletico si avvicina ai Lupi.
Si tratta dell'ex terzino del Modena “Beppe” Barucco, che faceva parte della “rosa” dei titolari nei campionati di “A” dei “canarini” (1961-‘64).
Negli archivi abbiamo trovato la rosa del Modena F.C., che potete vedere qui sotto:

Campionato 1961/62, dopo 13 anni il ritorno in serie A.
Da sinistra in alto: Balzarini, Pagliari, Aguzzoli, Vetrano,Giorgis, Cutica, Garuti (presidente), Malagoli (allenatore)In ginocchio: Cuoghi (accompagnatore), Thermes, Leonardi, Goldoni, Tinazzi, Barucco

La conversazione con Beppe Barucco è cordiale e piacevole, come sempre fra veri sportivi. Barucco vive nella casa a fianco del fontanone. I Lupi si fermano sempre a dissetarsi qui, sarà un piacere poter rivedere il campione nelle prossime soste e salutarlo con amicizia. E ancora complimenti al forte terzino!

Terza tappa di questo lungo percorso al passo del Saltello, il tetto del giro coi suoi 1681, seguito poi dal passo del Lagadello fra San Pellegrino e le Radici con 1650.
Nonostante l'altezza, la calura insiste. Temperature decisamente elevate che mettono a prova il fisico dei Lupi e i motori dei potenti mezzi della casa di Hamamatsu.
Imbocchiamo uno stretto, accidentato sentiero in ripida discesa, che si stacca dalla strada principale e scende lungo il crinale toscano, poi decisamente verso sud, fra boschi fittissimi e panorami mozzafiato.
Sentiero sempre monotrack fra balze rocciose. Non c'è segno di civiltà per miglia e miglia. Indubbiamente un percorso tecnico ed impegnativo, che ripaga con grande soddisfazione per il grande spettacolo naturale. Grandi scenari che rimarranno a lungo nella memoria.
Infine l'arrivo a Sillico, dove sono ad attenderci le simpatiche sorelle Roberta e Clara, amiche dei Lupi, che con grande simpatia e calore mettono a disposizione dei Lupi le loro specialità culinarie preparate con la consueta maestria.
Foto ricordo prima del rientro alla Base, col desiderio di tornare presto.