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Una splendida giornata soleggiata con temperatura mite per
l'uscita odierna del Branco. Il gruppo è ridotto a soli 6 componenti,
quindi le operazioni sono semplificate e il passo è più allegro. Da
segnalare il rientro dell'Ing.! Il forte pilota modenese anche dopo una
lunghissima pausa mantiene intatta la sua classe e affronta le
difficoltà con grandissima naturalezza. |
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La prima parte del tracciato prevede tratti tecnici ed
alcuni passaggi richiedono particolare attenzione. L'avvocato affronta
un a ripida salita dal fondo smosso, il passaggio è reso più difficile
dalla presenza di un solco trasversale alla base. |
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Spostandosi indietro a caricare il posteriore, scarica
l'anteriore e con l'azione sulla manetta solleva l'avantreno, superando
il fossato. Poi mantiene l'aderenza agendo sulla manetta con
progressività. Tutti i Lupi superano l'ostacolo ed il gruppo compatto
prosegue la marcia. |
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Il fondo è fresco ed umido, le recenti piogge cadute
pochi giorni or sono hanno reso i sentieri eccellenti, e il paesaggio
verde e fiorito rallegra il pilota. |
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Si attraversano selve lussureggianti, dove i
sentieri sono invasi dalle fronde degli alberi che cercano di occupare
ogni spazio. Fortunatamente, grazie alla paziente opera degli enduristi,
si mantiene aperta la viabilità regolando la crescita della
vegetazione. |
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Mario ha raggiunto un ottimo "feeling" col
proprio TM, col quale affronta le difficoltà in modo impecacbile. |
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Tappa alla fonte per dissetarci. Mentre attendiamo il
nostro turno, Mario trova fra i muschi una sanguisuga. Le sanguisughe
vivono generalmente nelle paludi non inquinate. La loro bocca è
provvista di una ventosa con la quale si attaccano al corpo di un
vertebrato, in genere un mammifero, e, servendosi di
"mascelle" dentellate, incidono la cute della vittima
per nutrirsi del suo sangue. La bocca è circolare e provvista di
dentelli calcarei. Produce un potente anticoagulante per meglio
succhiare il sangue. Una volta nutrite, le sanguisughe possono rimanere
per mesi senza prendere cibo. Un tempo, per scopi medici, si conservavano
le sanguisughe "affamate" in vasi con acqua fresca (cambiata
ogni due giorni), coperte con garza all'ombra fino all'uso. Lo scopo era
di far prelevare sangue al paziente, per curare varie malattie. L'applicazione
sul paziente disteso richiede un po’ di esperienza (preparazione,
applicazione, sorveglianza per ca. un'ora) e avviene in tardo autunno
fino all'inizio della primavera. Saziate, le sanguisughe si staccano da
sole e vanno rimesse in un vaso di acqua. Le seguenti patologie possono
essere curate con l'applicazione terapeutica di sanguisughe:
| Malattie di vario tipo di testa, orecchie, occhio, gola.
| Malattie cardiache.
| Malattie polmonari.
| Malattie di diversi organi addominali.
| Malattie di organi urinari e sessuali.
| Infiammazioni dell'apparato motorio.
| Malattie delle vene (trombosi, flebiti, vene varicose, emorroidi) |
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Numerosi villeggiati frequentano questa fonte per
raccogliere acqua fresca da bere nelle loro case. La presenza delle
sanguisughe è garanzia di grande purezza delle acque. |
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Riprendiamo la marcia, affrontando lunghi sottoboschi,
dove il sole filtra fra i rami illuminando alcuni tratti del tracciato. |
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Dopo una veloce cavalcata nel sottobosco, una breve sosta
permette di ricompattare il gruppo e tirare un po' il fiato. L'intenso
sforzo per governare le reazioni del mezzo è reso lieve dalle intense
sensazioni e dalle viste spettacolari che per pochi istanti si succedono
davanti agli occhi del pilota. Qualche attimo di sosta è sufficiente,
ben presto si riprende la marcia. |
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Rifornimento per i mezzi, dopo una cinquantina di
kilometri percorsi in modo fluido e regolare. Sullo sfondo le alture del
versante orientale del Reno nel suo tratto medio appenninico. |
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La sosta per il pranzo. Ci intratteniamo con un abitante
del posto. Da queste conversazioni è spesso possibile trarre utili
spunti per nuovi tracciati e avere informazioni utilissime per potersi
muovere sul territorio senza incontrare sosprese. La cura dei rapporti
con i locali deve essere sempre massimamente ricercata. |
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Ci si prepara per la ripresa dell'attività pomeridiana. |
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Viene percorso un tratto che attraversa boschi mai
affrontati in precedenza. La valle è ampia e boscosa, foriera di nuove
vie da aprire. Soddisfazione fra i Lupi che possono guardare al futuro
con ottimismo, vi sono ancora molte zone inesplorate da visitare. |
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Si riprende in direzione del rientro. |
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Al gruppo si è nel frattempo unito il Nanoun, il veloce
pilota vignolese partito con ritardo ha percorso in solitaria la prima
parte del tracciato con un tempo record. |
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Tratti veloci si alternano a sentieri più tecnici, il
tracciato è assai vario. |
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Partendo da un facile sterrato, il sentiero si stringe via
via. |
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La durezza del tracciato e la temperatura più calda dei
fondivalle hanno causato molta traspirazione. E' necessario reidratarsi
urgentemente. |
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Il giro si avvicina alla conclusione, ma ancora piacevoli
sorprese per i Lupi. |
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Dopo una pesante giornata nei boschi fra rovi e animali
selvatici, Dinone non nasconde la sua soddisfazione per il rientro nella
civiltà con i suoi lati positivi. |
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