uscita del 7 ottobre - Prova TM

TULLIO PROVINI oggi a Vignola per incontrarsi coi Lupi. Ha portato col suo furgone attrezzatissimo  un TM 250cc 4t bi-scarico che ha messo a disposizione per una prova. E' presente anche un 250 2t .

“ Abbiamo molte novità da sviluppare  perché l’impegno TM è quello di offrire a tutti i piloti ed appassionati moto sempre più performanti e veramente uniche. "

Tullio è il team manager del Team TM Racing/Berloni 2006 di cui fanno parte:

Petri Pohjamo
Campionato Italiano 125/250 4T, Campionato Mondiale classe E1
Alessio Paoli
Campionato Italiano 250 2T, Campionato Mondiale classe  E3
Euan Mc Connell
Campionato Italiano 450 4T, Campionato Mondiale classe E2
Jacob Stapleton
Campionato Italiano 250 2T, Campionato Mondiale Junior

Il Team gestito da Tullio Provini opera sull'Appennino Bolognese. Lì i piloti possono  allenarsi in moto su differenti percorsi testando tutte le nuove soluzioni tecniche che saranno portate in gara per essere successivamente destinate alla produzione di serie delle TM. Mentre attendiamo i piloti che si alternano a cavallo del nuovo mezzo in prova sulle mulattiere del Munt d'lor, scambiamo impressioni tecniche con Provini.

Il mezzo provato era dotato di forcelle Marzocchi. Il TM prevedeva anche altre opzioni: Ohlins che soprattutto anni fa erano decisamente superiori alla concorrenza. Attualmente, però, si può avere la scelta su altre marche che assicurano le stesse se non migliori prestazioni a costi inferiori. Vedi Paioli/Kayaba, che sul TM hanno dato egregi risultati. Le forcelle Marzocchi sono state apprezzate. I piloti che hanno potuto testare la moto sono concordi nella senzazione di un ottimo telaio, stabile nel veloce e di buona maneggevolezza.  Il fondo è ancora duro e secco, nonostante qualche goccia di pioggia caduta anche durante il test, non è stato possibile trovare pantani.   
Provini è l'ideatore della omonima valvola, qui indicata da Trenti, che permette di migliorare l'erogazione dei 2t della casa pesarese, addolcendola. L'attenzione era tuttavia rivolta alla 4 tempi. Provini ricorda ancora come una volta in questa categoria c'era scarso interesse, mentre ora, dopo gli eccezionali sviluppi tecnologici degli ultimi 5 anni, questa è diventata la cilindrata più seguita dai teams. 

Il motore della 250 4t della casa pesarese è potente. La potenza massima è  paragonabile a quella della YZ da cross, almeno questa è la sensazione. Provini conferma che il motore raggiunge i 12000 giri, invita i piloti ad insistere con la manetta spalancata per accorgersene. Abbastanza coppia anche in basso. La moto pesarese sale agevolmente anche sulle mulattiere con fondo smosso dove è richiesta trazione docile e regolare.

I freni sono potenti, venendo da altre moto capita di inchiodare. L'impressione è di un impianto frenante generosamente dimensionato. La frizione idraulica è efficace. Manca invece l'avviamento elettrico. Con il kick starter il mezzo parte prontamente. Provini sostiene che è opportuno appesantire il volano, per migliorare la guidabilità e regolare l'erogazione. L'avviamento elettrico aiuterebbe allo scopo grazie alla sua corona, ma soprattutto sarebbe assai comodo in situazioni difficili, ormai ci si sta facendo l'abitudine, è un accessorio presente sulla maggior parte dei nuovi mezzi.

Provini ci conferma che in TM stanno già lavorando alla realizzazione di un telaio in alluminio. Ciò richiederà però almeno ancora un paio di anni di prove, la progettazione è lenta e costosa e si lamenta di non avere i mezzi a disposizione delle case giapponesi. Chiediamo un parere a Provini: al di là della moda del momento, che ne fa anche una questione di marketing (teme infatti di perdere mercato se non si adeguasse in fretta), i vantaggi del telaio in alluminio sono essenzialmente una maggiore rigidità e precisione. Questi vantaggi sono di massima importanza nel cross, dove la stabilità e la sicurezza che il telaio in alluminio conferisce sul veloce a fondo sconnesso, e la rapidità di inserimento nelle curve sono fattori decisivi. Il vecchio telaio in acciaio permette invece una maggiore capacità di ammortizzare le vibrazioni, cosa apprezzabile nell'enduro, dove si sta in sella per ore, e anche più facile riparabilità in caso di cadute o di rotture.

Molto aggressivo, e piacevole all'udito la sinfonia dal doppio scarico.

Presente anche Davide, pilota di Sasso Marconi, compagno di uscite di Provini col quale condivide la grande passione per l'Enduro. Davide ha ripreso ad uscire in moto dopo qualche anno di sosta, ma già ha recuperato il tempo perduto, ed è evidente il suo trascorso sportivo.
Marcello nel frattempo testa il nuovo 250 ktm 4t bialbero di Piero. La mattinata propone l'occasione di confrontare i migliori mezzi della categoria. Commenti tecnici ed impressioni accompagnano ogni discesa dai mezzi dopo le prove.
E' il turno di Claudio. Completiamo il test riportando l'impressione che la sella sia un paio di centimetri più alta ad esempio della yamaha, ma a livello del ktm.
Fra le numerose presenze da segnalare anche quella del Barista amico di Mauro. Qui si intrattiene con trenti, concessionario TM per questa zona. Il Barista si sta avvicinando all'Enduro e ha già compiuto un uscita con Mauro . Negli intervalli del test ci racconta episodi capitati durante questa uscita e ancora inediti, che fanno  sorridere i presenti.
Le prove si susseguono ininterrottamente, fino all'ora di pranzo. Si parte quindi per un breve giro, comunque in direzione del ristorante.
Percorsi pochi km però il tempo volge al brutto, cominciano a cadere le prime gocce ed i piloti si attrezzano per ripararsi dalla pioggia.
Proseguendo nel percorso incontriamo il Lupo. Salutiamo l'amico che non vedevamo da tempo.
Poi tutti a tavola. Presente anche la Clarice, fra Provini ed il marito Gianni. La giornata grigia e piovosa non invita a stare all'aperto, è invece piacevole la sosta a tavola, con tigelle, salumi, coniglio e cinghiale innaffiato da ottimo lambrusco.
Trenti e la consorte apprezzano le vivande divertendosi conversando coi Lupi. 
Finalmente cessa di piovere, l'ora è ormai tarda e si fa rientro verso la base. Di nuovo in sella quindi sui sentieri dell'Enduro.
Si scende lungo un crinale suggestivo che da anni non veniva percorso.
Ad attenderci all'arrivo troviamo Pelo, oggi costretto a riposo. 
E ancora una volta la giornata si conclude piacevolmente.