Marradi 12 novembre 2006

Un giro col "motore"

"Un giro con il "motore" è il titolo più appropriato per questo servizio" , dice Marcello, che ha fotografato e descritto l'uscita di oltre 110Km sulle montagne al confine fra Romagna e Toscana . 

Ecco dalla penna di Marcello il racconto come sempre toccante, che ci fa amare questo sport meraviglioso, dove si conoscono uomini veri e si vivono intense emozioni. e, come sempre accade, ci fa venir voglia di salire in sella e vivere insieme agli amici queste bellissime giornate. 

Devi sapere che questi simpatici ragazzi romagnoli nominavano sempre il "motore" e solo a pranzo inoltrato ho capito che da quelle parti la moto si dice "motore"
Abbiamo foto magnifiche che Massimo ci manderà con un CD, facciamo una anticipazione informando che il servizio completo sarà disponibile solo a fine settimana.
Abbiamo visto dei posti meravigliosi incontaminati senza poderi o cittadini che rompono con le  proprietà in montagna.  (eccellente! n.d.r.)

 

Ritrovo alle 06.15 con lupo Nanoun e il fido "Delirio" (il furgone), addirittura in anticipo. Ci troviamo in autostrada per la colazione con Remo, Morris e Paolo (il campione e due belle manette)
Usita Faenza, dove incontriamo Massimo e  Alberto, poi procediamo per Brisighella , poi verso Marradi. Marradi è già in provincia di Firenze come peraltro tutto il giro fuori strada.
Partenza dalla frazione di San Martino in Gattara dove incontriamo Luca e Mengo. I "motori" sono subito in fuori strada, abbiamo girato 4 ore e un quarto con passo veloce (almeno per me) e poche soste per sollevare di peso le moto in alcuni passaggi. Asfalto ? 150 metri da dividere in tre occasioni più un tratto finale di alcuni km causa taglio di 1/2 ora di percorso per pranzare in orario.
Dopo una prima parte in sotto bosco arriviamo all' eramo di Gamogna http://www.appenninoromagnolo.it/itinerari_trek/gamogna.asp

Abbiamo girato per molto tempo tra i 900 e 1200 metri percorrendo un sentiero prossimo al crinale appenninico

In alto c'era un clima invernale con nebbia vento e fondo bagnato, a quote più basse sole e temperatura mite, il percorso è stato per il 90% in monotrack e da questo si può immaginare quanto fosse bello

Purtroppo nella zona alta c'era la nebbia, ma la parte bassa mostrava un paesaggio bellissimo, valli aperte con boschi colorati dalle foglie autunnali, "calanchi" di roccia.

 

Il trapper della situazione è Massimo che il giorno prima era stato a fare un giro di ricognizione con la mountain bike ( era faticoso in moto figuriamoci in bici, lo ammiro, ma non lo invidio) 
 

Al ristorante abbiamo mangiato molto e molto bene, vale la pena di tornarci a mangiare anche le sole tagliatelle. La compagnia molto allegra, le battute e le risate erano continue, sono veramente molto ospitali e simpatici questi romagnoli !!!

 

 

Dopo un'ora che ero arrivato a casa Cristina mi chiede. Stai bene?, non parli, sei strano!. In effetti fino a quando non sono andato a letto mi sono beato dei ricordi della giornata in uno stato di "trance". Alle 20.00 telefono a Matteo per dirgli che mi ero dimenticato la macchina fotografica su delirio e mi dice di essere già sotto le coperte. Eravamo COTTI !!!! Bello, molto bello !!!

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Che posti,  amici ! Allora, non vi è venuta voglia di salire in sella e via ? Grande l'Enduro!!!

qui un filmato di una impregnativa discesa

trovi qui un altro report sulla giornata (inviatoci dall'amico Massimo)