|
Mario e Ringhio sono presenti al classico
appuntamento del sabato mattina. La temperatura, mitigata dai temporali
dei giorni precedenti, si è notevolmente abbassata, il clima è ora
più fresco e le operazioni di partenza si possono svolgere molto più
tranquillamente. |
|
Altri colleghi si stanno preparando per una
partenza leggermente posticipata, per cui la prima parte del giro
prevede la visita ad alcuni amici della zona, in attesa del randez-vouz. |
|
Dallo spiazzo di partenza, i tre amici si
mettono in marcia in direzione del cornaleto. Percorsi pochissimi km, la
prima tappa. |
|
Siamo sulla prima collina che domina la valle
dei ciliegi, sopra a Marano sul Panaro.Dove il sentiero attraversa il
cortile della sua casa, ci attende il sig. Gibellini. |
|
Il sig. Gibellini è un amico dei Lupi. I
nostri numerosi passaggi sul suo terreno lo vedono sempre presente, con
un cenno di saluto ci ferma e si intrattiene volentieri a conversare.
Con uno scambio di opinioni, a volte anche con toni accesi, ma comunque
sempre franco e cordiale, si stringono i rapporti che i Lupi hanno con i
tanti agricoltori e allevatori che quotidianamente vivono e lavorano sui
terreni attraversati dai sentieri dell'Enduro. |
|
Il sig. Gibellini lavora in questa semplice
azienda agricola, di proprietà del sig. Cavallini di Marano, in
condizioni difficili, a causa dei movimenti franosi che mettono a
repentaglio le strade e della siccità estiva che fa seccare ogni cosa.
A ragione del fatto che le frane sono pericolose per la strada che
collega la casa alla sottostante strada per Villabianca, Gibellini
raccomanda di non scavare solchi con le ruote dei mezzi, al fine di
evitare che le acque si incanalino in essi causando la formazione di
profondi crepacci. I Lupi assicurano la loro massima collaborazione in
tal senso. |
|
Due simpatici cani vivono col sig. Gibellini e
gli tengono compagnia durante il lavoro. |
|
Il sig. Gibellini saluta i Lupi, la visita
volge al termine e si procede verso Ospitaletto. |
|
Dopo la discesa nella valle del Guerro ed il
suo attraversamento, si risalgono le colline della sponda opposta. |
|
Ecco la località chiamata "La Pettinina". Siamo nell'azienda agricola del sig. Bettelli.
Viene effettuata una seconda tappa, per salutare l'allevatore, e
conversare insieme. |
|
In passato vi erano stati alcuni episodi di
intolleranza. L'allevatore racconta di furti subiti e di passaggi
notturni sulle sue proprietà, che l'hanno portato all'esasperazione. I
Lupi sono solidali con l'allevatore, da sempre per l'ordine e la
legalità, nell'intento di educare coloro che attraversano i sentieri
dell'Enduro ignorando le regole basilari, senza portare il dovuto
rispetto a tanti uomini e donne che su questi sentieri vivono e lavorano
in condizioni spesso proibitive. |
|
|
Si riparte di nuovo risalendo l'antica Romea
Nonantolana |
|
Percorse poche sentinaia di metri, ecco
l'antigo Borgo detto Le Lame. |
|
Fra le case recenti, vi sono ancora antiche
costruzioni dell'alto medioevo, erette lungo questa strada che
costituiva l'asse principale di comunicazione e lungo la quale si
trovano le più belle chiese e fortificazioni dell'appennino modenese. |
|
|
Il proprietario è molto informato sulla
storia di questo tratto della strada, e spiega con dovizia di
particolari diversi episodi. Il sentiero, aperto normalmente al traffico
pedonale e ciclistico, viene utilizzato dai Lupi per i loro spostamenti
e periodicamente controllato per verificarne lo stato e mantenerlo
sempre aperto e percorribile. Con costanza, con ogni tempo la rete dei
sentieri è mantenuta agibile grazie all'oscuro ma costante lavoro dei
piloti sportivi, a beneficio anche dei turisti domenicali privi
dell'esperienza necessaria. |
|
Dopo la discesa "Vignudini", si
effettua una breve sosta sul ponte che attraversa il rio Benedello. |
|
Mario si sofferma qualche minuto poi deve
rientrare verso valle. Rik e Ringhio procedono invece verso
l'appuntamento con i 3 colleghi nel frattempo partiti con i loro mezzi. |
|
Una piacevole sorpresa dopo lo stallone, la
frana è stata tagliata con una ampia strada che agevola molto il
passaggio dei mezzi. Nessun problema quindi ad effettuare questo
attraversamwento, che in altri periodi era stato difficoltoso. I Lupi
ringraziano gli agricoltori che hanno provveduto a realizzare questa
utile opera. |
|
Si risale quindi verso le alture sopra lo
Scoltenna. Il tempo sta volgendo ora al brutto per l'approssimarsi dal
tirreno di un fronte temporalesco, che causerà forti precipitazioni sul
crinale e sull'interno di qui a breve. |
|
Il randez-vouz avviene al ristorante, dove in
attesa che cessino le piogge, ci si intrattiene piacevolmente. |
|
|
|
All'esterno del locale, I lupi si intrattengono con i
villeggianti, rispondendo alle loro domande e spiegando loro in cosa
consista l'attività. |
|
Le piogge sono ormai cessate e ci si può rimettere in
operazione. |
|
|
Il Trapper, il Nanoun e Pelo si aggiungono al
Gruppo, forte ora di 5 unità. La giornata proseguirà con
l'attraversamento di Sottoboschi e tracciati resi perfetti dalla pioggia
caduta, che ha reso più consistente il fondo ed eliminato le polveri. |