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Nel silenzio dei boschi, interrotto solamente dal grugnito del
cinghiale in lontananza, le piante secolari proiettano le loro ombre sui
sentieri percorsi con sicurezza dai potenti mezzi dalle coperture
artigliate. L'attività del Branco non conosce soste, nè ferie. Anche
in questo periodo in cui tutti pensano alle vacanze ed al riposo,
continuano regolarmente le uscite. |
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Al rientro oggi Dinone. Mancava da parecchio, finalmente
è tornato confermandosi pilota efficace e su cui poter contare. |
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Completano il gruppo il Legale, il Trapper (qui
mentre attraversa il rio Benedello), e Rik. |
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Vista la giornata perturbata si decide di rimanere nel
medio raggio, evitando l'attraversamento del crinale appenninico. Si
punta quindi verso i castagneti del Frignano |
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I sentieri dell'Enduro presentano oggi un ottimo fondo,
fresco e con buona presa, poca polvere. |
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Procedendo verso il fondovalle dello Scoltenna, il
sentiero si stringe e l'avanzata dei mezzi è rallentata dalla presenza
di una fittissima vegetazione. Rami e spine sono un grosso ostacolo, si
rende necessario fermarsi per riaprire il vecchio sentiero ostruito dal
degrado e dall'abbandono. |
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Passaggi molto spettacolari si susseguono lungo il ripido
sentiero monotraccia. La pendenza è sensibile e il fondo polveroso non
offre molta tenuta. |
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Finalmente si raggiunge l'antico ponte sul fiume Scoltenna
nei pressi di Olina. |
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La grande siccità dei mesi scorsi ha ridotto il fiume,
normalmente impetuoso, ad un sottile rigagnolo. |
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Attraverso boscaglie fitte vengono imboccate sassose
mulattiere. Il fondo asciutto permette comunque una buona presa e
nonostante le asperità le salite sono percorribili senza problemi |
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Alcuni tratti presentano un fondo composto da caotici
ammassi di pietre. La risalita è dura. Fortunatamente la temperatura
fresca della giornata aiuta a sopportare meglio lo sforzo fisico
richiesto per controllare il mezzo e portarlo alla sommità. |
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Il Responsabile della squadra cacciatori della Riserva
faunistico-venatoria si intrattiene a conversare. Ribadisce le sue
perplessità, già comunicate qualche mese addietro, relative
all'opportunità di transitare su questi terreni dove le doppiette
possono far fuoco e c'è la possibilità di trovarsi sulle linee di
tiro. |
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Il guardacaccia racconta episodi in cui altri piloti hanno
corso rischi, recentemente un paio di mezzi sono scivolati da un calanco
fino al fondo, un centinaio di metri più in basso. La conversazione è
piacevole, come sempre accade quando si incontrano persone che hanno a
cuore la natura e l'attività sportiva all'aperto. |
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Non vi sono pregiudizi, o ideologie, a separare chi vive
all'aperto, senza altro fine che non sia il proprio piacere personale.
E' importante tendere sempre a costruire, mai distruggere. Non bisogna
imporre le proprie idee agli altri, tantomeno limitarne le libertà
fondamentali, in primo luogo la libera circolazione sulle strade e i
sentieri. Quando questo sarà rispettato da tutti, potremo dire di
vivere in una società veramente civile. |
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Salutiamo con simpatia il Guardacaccia, mentre uno dei
bravi animali che fanno parte del team, un infaticabile setter, viene a
salutare i Lupi che riprendono la marcia. |
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Si arriva alla sosta per il pranzo. |
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Villeggianti incuriositi fanno domande sui mezzi e
sull'attività. Il fascino dell'Enduro attira sempre anche se la fatica
ed i sacrifici che esso richiede costituiscono un ostacolo che per molti
è difficile affrontare. |
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Nuovi sentieri vengono aperti, attraverso boschi
silenziosi e da lungo tempo inesplorati. |
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La positiva giornata volge al termine. Stanchi i Lupi
rientrano verso la base, il pensiero già proiettato sulle prossime
avventure. |
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