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Una perturbazione transitata sulla nostra zona nella giornata di
venerdì ha scaricato neve sul territorio. Un nuovo manto di circa 25cm
ha ricoperto i sentieri dell'Enduro. Il paesaggio ha ripreso i connotati
invernali che lo hanno contraddistinto negli ultimi 3 mesi. Giornata
nuovamente fredda e difficile per il Branco, oggi ridotto a soli 3
componenti. |
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La coltre nevosa era presente già a quote molto basse. Già a circa
250m di altezza il fondo era nevoso. La qualità della neve si è
rivelata comunque discreta, consentendo ai mezzi di avanzare senza
grossi problemi. |
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A bassa quota il fondo era leggermente più pesante, e richiedeva
quindi maggiore sforzo fisico. Risalendo sulle cime superiori la
qualità migliorava sensibilmente. |
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In questo lunghissimo inverno, che sembra non debba finire mai,
numerose sono state le uscite su neve. L'esperienza maturata in questi
frangenti ha permesso di superare le difficoltà odierne e l'avanzata è
stata regolare e senza anomalie. |
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Nel freddo paesaggio dell'inverno appenninico i sentieri sono nascosti
da un candido manto nevoso. Fra gli alberi ed i cespugli, i mezzi si
aprono la strada sulle orme dei cinghiali e degli altri ospiti delle
gelide selve. |
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I sentieri si inerpicano fino ai passi, poi scendono nei fondivalle.
L'aderenza è ridotta ma sufficente, con paziente dosaggio di manetta,
freni in un gioco di equilibrio e irruenza i tratti innevati, i guadi e
gli strappi sono percorsi dai Lupi animati dall'istinto silvano ben
presente nel loro animo generoso. |
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Il silenzio della natura addormentata sotto la coltre nevosa è rotto
dal respiro del propulsore, caldo e rassicurante come sempre. |
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L'aderenza non è certo tale da permettere di scaricare tutta la
cavalleria a disposizione, la risalita lungo i sentieri imbiancati è
possibile solo dosando con cura l'erogazione con una paziente azione
parziale sulla manetta. |
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Nonostante le velocità raggiunte oggi non siano certo sensazionali,
grande è comunque la soddisfazione nel percorrere i sentieri dove solo
qualche cinghiale o qualche altro animale selvatico ha lasciato le
tracce del suo passaggio. Il borbottio del motore del mezzo accompagna
il passaggio dei mezzi nelle selve rompendo la monotonia ed il silenzio
di una giornata di fine inverno. |
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Il Branco raggiunge il paese. Un anziano è attirato dal sussurro
argentino dei tre propulsori. Si avvicina per osservare il passaggio.
Grande è la sua sorpresa, il passaggio lungo le strade appenniniche
oggi è veramente un avvenimento. I Lupi si intrattengono con l'amico,
scambiando le impressioni sull'inverno che si fa sentire, sullo stato
dei sentieri, sulla vita nel borgo. |
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Con grande piacere procede la conversazione, gli anziani hanno grande
esperienza e profonda conoscenza del territorio. Sono animati da sani
principi e sono ben saldi nelle loro convinzioni, i Lupi apprezzano e
rispettano gli insegnamenti ricevuti, facendone tesoro per il futuro,
tramandando le tradizioni di una civiltà che affonda le sue radici
nella notte dei tempi. |
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Dopo la pausa, riprende la marcia. Si entra in un bosco innevato, dove
una nube bassa riduce la visibilità. Il sentiero si inerpica per poi
ridiscendere sull'altro versante, sempre ben innevato |
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I Lupi sbucano dalla nebbia silenziosamente, lo sguardo in avanti
verso la prossima curva, macinando kilometri con guida precisa ed
efficace. |
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Finalmente viene raggiunto il ristoro, che è come sempre caldo ed
accogliente. |
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Al ritrovo sono presenti anche altri Componenti, qui con Monica ecco
Piero e Moschi. |
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Conversando con i colleghi i Lupi pranzano con le specialità
appenniniche che soddisfano l'appetito e rallegrano l'animo. |
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La giornata ormai volge al termine. Si rientra alla base, con la
soddisfazione per aver partecipato ad una uscita positiva, nell'ambiente
naturale del Lupo, una Natura selvaggia e incontaminata, completata da
un convivio caldo e cordiale. |
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