Uscita del 4 novembre

Una splendida giornata di sole oggi sull'Appennino.  Insieme ai Lupi al ritrovo di partenza oggi anche i nostri 3 amici lombardi, Giorgio "Rotax", Alfredo qui con Rik ed il Verdone
ed il "Maestro" Steppenwolf, mitico signore delle durissime mulattiere delle valli bergamasche, regno dell'eccellenza enduristica, dove vi è abbondanza di pietre e roccia, che viene oggi a provare i nostri sentieri decisamente più scorrevoli.
Paolo "Steppenwolf" è alla guida del potente TM450 4T, mezzo ancora poco conosciuto qui da noi. Lo guida con grande sicurezza, col piglio e la classe del veterano che da oltre 30 anni calca i sentieri dell'Enduro, quello con la "E" maiuscola. La stretta di mano col campione e simbolo del blasonato team bergamasco, poco prima di avviarci verso il fuoristrada del nostro Appennino.
Al ritrovo di partenza anche Claudio, Il Nanoun e Dino. Pelo è l'autore delle foto di questo servizio.
Ci avviamo e subito risaliamo le prime colline, il fondo argilloso è secco, duro, il paesaggio è insolitamente ancora verde per la stagione. Caratteristiche più estive che autunnali, in molti tratti vi sarà addirittura la polvere. Ciò riduce molto la difficoltà e permette velocità sostenute e guida fluida.
I sentieri offrono sempre ottima presa, le discese sono scorrevoli, in fila si scende verso la valle del torrente Guerro
poi si valica un altro crinale e giù nella valle del Torto. A uno ad uno superiamo i torrenti affluenti di sinistra del panaro.
Il "Maestro" si adatta facilmente ai nostri sentieri, che percorre con stile impeccabile. Nessun problema anche per Giorgio (Rotax) ed Alfredo, ottime manette ed Enduristi DOC.
Gianni e Dinone chiudono il gruppo.
Si risale poi il crinale verso la valle del rio Benedello.
La salita della Fagiola viene affrontata con grinta, guardate come sale il TM
Un breve tratto in sottobosco, troveremo qualche pozzanghera ghiacciata, nella notte la temperatura si era abbassata notevolmente. Ora però il sole scalda e la temperatura è mite.
Sosta per dissetarci. Ma, sorpresa! la fonte è asciutta, l'allevatore ha chiuso il rubinetto forse temendo il gelo
Pochi istanti dopo il nostro arrivo ci passa di fianco per salutarci. Contraccambiamo i saluti
Si scambiano impressioni ed esperienze, il Maestro è prodigo di consigli e ha grande umanità. Condividendo l'amore per i motori, l'Enduro,  la natura e la buona cucina, coi nuovi amici il "feeling" è immediato.
Pelo perde aderenza, la moto gli scappa e nel contatto col fondo duro si spezza la leva del freno. Dalla dotazione di emergenza ecco un ricambio. Una breve sosta per la sostituzione.
Il Nanoun mette a disposizione glia attrezzi.
In breve (nonostante l'assenza del Capoofficina) la riparazione è effettuata e si riprende la marcia.
Dalle alture prospicenti la valle del panaro il panorama è ampio. L'aria limpida di questa splendida giornata consente di spaziare lo sguardo a grande distanza.
Nel ripido dirupo esposto a Sud si apre una fenditura nella roccia. Si narra che su questo sperone vi fosse anticamente un castello, che crollò rovinando a valle per colpa di un terremoto.
Alfredo entra ad esplorare l'anfratto.
Una ripida discesa verso il fondovalle, attraverso il bosco.
Questi boschi sono fitti e selvosi, l'habitat è ottimo per i cinghiali. Proprio oggi è in corso una battuta, poco dopo questo tratto incontreremo un pick up su cui sono trasportati alcuni animali uccisi in mattinata.
Dopo aver attraversato il Panaro, ci ricongiungiamo con gli amici partiti più tardi che sono già al ritrovo. Oggi si festeggia una nuova arrivata, la 250EXC del Trapper.
La prima impressione dopo questo giro inaugurale: moto pronta per l'uso, con motore generoso, eccellente manovrabilità e facilità di guida. Dopo 6 anni il Trapper abbandona la casa di Iwata per tornare a Mattighofen.
Il Branco si ricompone per il pranzo inaugurale del nuovo mezzo.
A tavola, Mario e il Maestro si siedono vicini: piloti dello stesso team TM, rispettivamente con l'EN300 2T ed il450 4T, si scambiano impressioni e pareri.
Dino racconta episodi del suo passato nel M.C.Monselice, e di comuni amicizie col Maestro.
Scherzosamente, nel frattempo la 450 di Dino viene ricoperta di ogni sorta di oggetto.
Rientro in serata, quando ormai il sole è tramontato. Ringraziamo gli amici per la bella giornata di fronte alla consueta bottiglia.