SECONDA GIORNATA DEL

 "TRITTICO D'INVERNO"

Ha avuto luogo oggi la seconda giornata del "trittico d'inverno" . La partenza era programmata per il primo pomeriggio dalla periferia di Marano Sul Panaro. Alle operazioni preliminari ha assistito anche il Lupo Pelo, infortunatosi ad una mano nel corso della prima giornata. A causa di questo incidente, il forte pilota vignolese dovrà saltare anche la terza ed ultima prova del "trittico" , fissata per l'ultimo giorno dell'anno.
Il Lupo Pelo prenderà comunque parte ai festeggiamenti per la conclusione del "trittico" e per la chiusura dell'anno 2005, anno ricco di interessanti uscite e di piacevoli convivi.

Parecchi Lupi sono partiti per i luoghi di villeggiatura e stanno svernando nei mari caldi tropicali. Piero si trova a Lanzarote, isola vulcanica nell'arcipelago delle Canarie a circa 100km dalla costa africana. Dal mare tropicale saluta il Branco, in attesa di rientrare alla base, lo attende la nuova fiammante WR, qui sotto ripresa in anteprima per gli amici di Brancolupi.com presso l'officina RBS

Veniamo alla cronaca del giro odierno.
Il percorso prevede una parte iniziale veloce e scorrevole. La giornata è fredda ma soleggiata. La temperatura alla partenza è di soli 2° C , e nelle zone non esposte si mantiene stabilmente sotto lo zero. Il fondo è durissimo, con tratti in ghiaccio vetroso alternati a neve farinosa e terra ghiacciata. Occorre elevata sensibilità ad evitare perdita di aderenza, assai difficile da recuperare in queste condizioni.
Eccellente la prova del Lupo Dinone, assente alla prima giornata del "trittico", e desideroso di recuperare nella giornata odierna.
Il Lupo Ringhio in piena forma in questo finale di anno, citato da molti per il titolo di campione di inverno per le eccellenti performances esibite nel corso delle ultime uscite.
Terminato il tratto di riscaldamento, si entra nel vivo con le prime serie difficoltà. Alla salita del bosco, strappo secco di elevata pendenza con fondo nevoso, i recenti passaggi hanno causato la presenza di scannafossi ghiacciati che hanno portato ulteriore difficoltà. Si è reso necessario affrontare la salita in fila indiana, attendendo che il tratto si liberasse per poterlo affrontare con la necessaria velocità. Ringhio è in attesa del suo turno, alle sue spalle Dinone, seminascosto da un querciolo innevato. La presenza di neve sui rami testimonia che da giorni la temperatura non risale lo zero termico. Questi anfratti appenninici costituiscono palestra ideale per i Lupi.
Ringhio ha nel frattempo  superato brillantemente la salita, eccolo sbucare all'aperto dando libero sfogo alla sua esuberanza.
I tasselli mordono il fondo nevoso, al di sotto del quale trovano ghiaccio duro.
L'aderenza è limitata, ma comunque sufficiente per avanzare, sia pure a fatica.
Il gruppo si ricompatta al termine dello strappo.
Anche Dinone supera il tratto difficile, sta per sbucare dal bosco. In questa immagine è coperto da un ginepro sempreverde.
Si entra ora nel bosco successivo. Al termine della discesa, piccolo inconveniente meccanico. Si opera immediatamente per la necessaria riparazione.
In breve tempo l'inconveniente è risolto.
Si può ripartire. I Lupi riposati dalla sosta devono ora affrontare la salita del prato ghiacciato, che costituisce il tratto più duro della giornata odierna.
In un paesaggio siberiano, si attacca la salitella. I tratti ghiacciati in salita sono molto difficili. Concentrazione e decisione sono le armi vincenti.
Il canale destro presenta una asperità iniziale costituita da un masso. Ringhio affronta di la salita partendo sul canale sinistro, poi a metà effettua un cambio di canale, passando al destro, che offre maggiore presa nel seguito. Il passaggio di canale non è agevole a causa dei ghiacci presenti al centro. 
Dinone ha intanto superato il primo tratto. Attende i Lupi sul tornantino a destra. Qui è coperto da arbusti del sottobosco.
Con la collaborazione del Nanoun, Ringhio può rimettersi in marcia superando la difficile situazione in cui si era trovato. E' estremamente difficile, infatti, riuscire a ripartire a metà di una salita. Il fondo è talmente ghiacciato da rendere difficile anche la salita a piedi.
Il successivo prato ghiacciato viene affrontato con determinazione. Si rende ancora una volta necessario ricorrere alla spinta per poter avanzare. Ogni metro della ascesa è conquistato con tenacia e sudore.

Dinone conquista la cima. Ringhio, ridisceso per portare aiuto, risale il prato per la seconda volta.

Dosando il gas con precisione e cercando la traiettoria che offre maggiore aderenza, la WR si porta alla sommità.

Finalmente superata questa parte molto dura, il percorso prevede una discesa innevata, ed il superamento di un torrente dalle gelide acque che scorre in una galleria fra la vegetazione ricoperta di ghiaccio. L'aderenza è migliore in questo tratto, che viene percorso agevolmente dal Branco.
Ringhio e Dinone superano il guado ghiacciato. Si prosegue nel sottobosco per diversi kilometri, poi dopo un paio di guadi si arriva in vista della conclusione.
Il Branco attende i partecipanti per il consueto festeggiamento serale.
    Il festeggiamento prosegue fino a notte fonda.