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Un sorriso solare accoglie i Lupi impegnati nell'uscita
che precede il Natale. L'atmosfera è di grande festa. |
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I fedeli monocilindrici, compagni di tante avventure,
attendono i piloti fuori nel piazzale. Quest'anno hanno visto le rocce
sarde, i sottoboschi umbri, i monotrack del bolognese, le piste
dell'alto appennino, i boschi toscani, gli argini dei fiumi di pianura,
i sentieri dell'enduro appenninico dal fango della primavera, alla
polvere dell'estate, ai ghiacci e le nevi del duro inverno del Frignano.
I piloti soddisfatti non risparmiano gli elogi per tante ore trascorse
insieme piacevolmente. |
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Un sopralluogo alla riva del fiume. Le acque sono ancora
alte e limacciose a causa del disgelo in corso. Viene effettuato un
rilevamento del livello. I Lupi sono sempre molto interessati allo stato
dei corsi d'acqua che attraversano il territorio, monitorando
costantemente la situazione. |
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Nel frattempo, nei monti orientali, un altro
plotone sta avanzando nella fredda gola. Il sentiero è bloccato da una
profonda pozza d'acqua. I Lupi, timorosi di inabissarsi nelle acque
gelide, realizzano un canale di scarico per abbassarne il livello. |
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I Lupi intenti a realizzare l'opera idraulica.
Rapido incontro con gli amici di Modenainmoto . Vedi il servizio
fotografico di Ivan.
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Era una fredda notte d'inverno, fra gli anni
243 e 366 dopo Cristo, quando nell'antica Roma imperiale, amici e
parenti si scambiarono le prime "stranae" per festeggiare il
"dies natalis". Agli auguri di buona salute, si accompagnarono
presto ricchi cesti di frutta e dolciumi, e poi doni di ogni tipo, perché
la nascita di Gesù e, insieme, l'anniversario dell'ascesa al trono
dell'Imperatore, divenissero il simbolo di una prosperità che avrebbe
dovuto protrarsi per l'intero anno. |
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Passarono i secoli ed un bel giorno del 1800, il rito trovò
la sua personificazione in un forte vecchio rubicondo dalla barba
bianca, residente al Polo Nord dove, secondo la tradizione, aiutato da
numerosi gnomi costruirebbe dei giocattoli da distribuire come doni
durante la notte di Natale, con l'ausilio di una slitta trainata da
renne volanti e passando attraverso i camini delle case. |
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Raggiunta una certa età, veniamo a conoscenza di una
spiacevole realtà: Babbo Natale altro non è che un personaggio
fantastico. Ma tale affermazione non è del tutto vera. Babbo Natale, o
almeno un personaggio molto simile è realmente esistito; si tratta di
San Nicola.
La tradizione di Babbo Natale è molto cara ai Lupi, che hanno
portato sulle strade dell'enduro il simbolo di LUPO NATALE, per
festeggiare con gli amici della montagna il Natale in arrivo. |
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San Nicola nacque a Patara, in Turchia, da una
ricca famiglia, divenne vescovo di Myra, in Lycia, nel IV secolo.
Quando morì le sue spoglie vennero deposte a Myra fino al 1087. In
quest'anno vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani
travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono tutt'ora conservate e
di cui divenne il santo protettore. |
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Negli anni che seguirono la morte di San
Nicola si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose e
confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33) è quella delle tre
giovani poverissime il cui destino che sembrava ormai inevitabile era la
prostituzione. Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere
di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché
caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti
consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello,
i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze.
La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la
terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa.
Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla
lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto
di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare,
facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie. |
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I Lupi hanno raggiunto la casa della famiglia
di Padre Sebastiano. Si trova sulle terre della famiglia Bernardini, che
è molto numerosa. Annovera infatti 9 fratelli, di cui 4 suore, 3 frati
e 2 altre sorelle che vivono attualmente su queste terre. Ad accogliere
i Lupi ecco una sorella del Padre. |
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Un momento molto bello, i Lupi scambiano gli
auguri, ringraziando il Signore per un anno trascorso molto
positivamente. |
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Padre Sebastiano ha incontrato il Pontefice Giovanni Paolo
II per ben 87 volte. Nella casa della sorella i Lupi hanno visto le foto
degli incontri avvenuti a Roma.
"Ma questo Padre è sempre qui? " chiese una volta il Papa.
Padre Sebastiano rispose: "Sì, Santità, e tornerò! "
E quante volte tornò, mai solo, ma sempre con tanta gente. In
occasione della nomina del fratello Mons. Germano Bernardini a Vescovo
di Smirne fu presente tutta la famiglia. |
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Il Padre Sebastiano ha fatto tanto per la comunità di
Pavullo. E' un grande uomo che con le suo opere buone e la sua intensa
attività a favore degli altri ha lavorato per un mondo migliore e
costituisce un grande esempio di altruismo per tutti noi. |
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All'inaugurazione del Centro per la terza
età, voluto e fondato dal Padre Sebastiano, realizzato presso la Chiesa
dei Cappuccini di Pavullo, hanno partecipato autorità religiose,
ministri, onorevoli e altre illustrissime personalità della società
civile. |
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Il Presidente della Camera, terza carica dello
Stato e grande amico della famiglia Bernardini, qui col Sindaco di
Pavullo all'inaugurazione del Centro di Padre Sebastiano. |
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Nell'immagine il Ministro Carlo Giovanardi,
nato e residente a Modena. Già consigliere comunale a Modena, poi
consigliere regionale e poi deputato ed ora Ministro per i rapporti col
parlamento.Accanto al Ministro Giovanardi, presente all'inaugurazione
anche la quarantottenne onorevole Paola Manzini di Vignola, questore
della Camera dei Deputati a Roma. E' stata consigliere
comunale a Vignola, quindi consigliere provinciale, poi Vice Presidente
della Provincia di Modena ed infine deputato al Parlamento, appartiene
al gruppo parlamentare "amici della Montagna" e, insieme agli
altri colleghi, sostenitrice dei progetti a favore della montagna. Nata
a Vignola, è rimasta affezionata al territorio, al suo ambiente e
alla sua gente. Anche per questo ama passeggiare lungo il Percorso
Natura e da molti anni frequenta il nostro Appennino sulle tracce dei
Lupi sia d'estate che d'inverno. |
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Dopo la toccante sosta dalla famiglia
Bernardini, i Lupi riprendono il loro cammino attraverso i sentieri
dell'Enduro. Negli zaini portano i presenti per gli amici che
incontreranno lungo il percorso. |
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Attraversiamo selve addormentate sotto un
candido manto nevoso. |
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Nuova tappa presso un'altra famiglia amica. |
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L'accoglienza festosa dei locali conferma lo
splendido rapporto instaurato in anni e anni di civile convivenza e
reciproco aiuto fra Lupi e abitanti della montagna. |
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I Lupi visitano il presepio allestito sulle
pendici del monte. Nella sana vita silvana molto forte è il sentimento
del Natale, che avvicina le genti nell'auspicio di una vita prospera e
serena. I Lupi condividono pienamente questo profondo sentimento, che
ispira bontà e reciproco rispetto per una fruttifera convivenza.
BUON NATALE A TUTTI I PILOTI E A TUTTI GLI AMICI DEL
"BRANCO"
L'AUGURIO DI UN 2006 IN SALUTE, PER NUOVE
ENTUSIASMANTI AVVENTURE INSIEME |
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I Lupi festeggiano l'anticipo delle feste con gli
amici, ringraziando ancora per la calorosa ospitalità. |
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Lupo Natale si rimette in cammino, prossima
meta dal caro Dinino. |
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L'anziano Dinino, vicino ai 90 anni, vive solo
in una vecchia casa nel bosco. E' il simbolo della vita silvana tanto
cara ai Lupi. Il momento dell'incontro è altamente commovente e
rimarrà a lungo scolpito nella memoria dei Lupi. |
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Con molto affetto salutiamo il caro Dinino, grande
amico da immemorabile tempo dei Lupi, che ha sempre salutato il nostro
passaggio dal sua piccolo cortile con gioia per le nostre visite e che
è sempre stato dai Lupi ammirato per la sua caparbietà a non
abbandonare la casa nei boschi e a resistere in ogni tempo e in ogni
condizione. Auguri anche a Lui. |
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Il tour prosegue con la visita allo stallone.
Gli amici stanno lavorando per nutrire e ripulire il bestiame. Al nostro
arrivo, il lavoro è sospeso per festeggiare insieme. L'accoglienza è
calorosissima. |
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La vita dell'allevatore in montagna è molto
dura. Le risorse sono limitate. I Lupi si complimentano con gli amici e
porgono anche a loro gli auguri. |
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Il rientro avviene nella serata, coi Lupi
felici per la giornata trascorsa piacevolmente con gli amici, ai quali
rinnoviamo gli Auguri di Buone Feste. |