Fare un buon rodaggio è molto importante per garantire il corretto accoppiamento delle parti meccaniche (pistoni, fasce ,cilindri ecc) perciò bisogna prestare attenzione a come si percorrono i primi km che sono i più critici per il motore stesso

L'olio che viene messo dalla casa per il rodaggio è un olio speciale "specifico per rodaggio" in quanto è molto più viscoso degli olii che si usano normalmente nei motori motociclistici.

Non a caso a 1.000km è prescritto il primo tagliando per cambiare l'olio e metterne uno "normale" (col quale si può "tirare" la moto) e ripulire così il motore dai residui metallici generati dagli assestamenti delle vari parti meccaniche.

Il consiglio è di non far salire di giri la moto e non andare oltre la metà dei giri massimi supportati dal motore, esempio, se la zona rossa del contagiri inizia a 13.000rpm, in rodaggio sarebbe buona norma non superare i 6.500 rpm.


Attenzione: "Il rodaggio continua finché non si cambia l'olio motore con il relativo filtro!"

quindi è senz'altro preferibile anticipare il tagliando se non si resistete alla tentazione di "tirare la moto"

 

  • Variare spesso il regime di rotazione del motore

Molti pensano che fare tanta autostrada a 130kmh fissi, sia un buon modo per fare il rodaggio... niente di più sbagliato!

Il motore ha bisogno di cambiare frequentemente il regime, per differenziare il livello di vibrazioni che interessano il propulsore e le condizioni di lubrificazione, altrimenti si potrebbero provocare dei consumi anomali degli organi interessati.

In pratica, si deve lavorare un po' di più del solito con il cambio, per tenere il motore a regimi intermedi, e si deve vincere la tentazione di schiacciare a fondo l'acceleratore sopratutto nelle marce alte e limitare qualsiasi condizione gravosa per il propulsore stesso.
 

  • Far scaldare bene la moto

E' molto importante far scaldare bene la moto senza lasciarla 1 ora sul cavalletto, ma facendola scaldare a minimo per uno, 2 minuti e poi partire dolcemente finché non si raggiunge la temperatura ottimale di esercizio.

I motivi per i quali un motore deve essere scaldato e le modalità per effettuare correttamente l'operazione di riscaldamento.

Scaldare bene il motore è molto importante per non compromettere la durata del motore stesso. Quando il motore è freddo, le tolleranze di accoppiamento dei vari componenti meccanici non sono quelle previste per funzionamento a regime, il lubrificante potrebbe non aver raggiunto alcuni organi anche perché la viscosità dell'olio freddo è differente rispetto a quella di quando è in temperatura, la distribuzione delle temperature nei vari componenti non è omogenea e non da ultimo la carburazione non è quella ottimale: tutte queste condizioni concorrono a generare situazioni di rischio nel caso un motore venisse "tirato" da freddo.

Quando il motore è fermo da parecchio tempo, ad esempio da diverse settimane, gli organi meccanici sono completamente a secco, mentre chi usa la moto regolarmente può contare su una piccola lubrificazione residua sempre presente. Questo per dire che maggiore è il tempo durante il quale la moto è rimasta ferma, tanto più scrupolosa dovrà essere la nostra operazione di riscaldamento.

La fase di riscaldamento serve per fare raggiungere l'omogeneità termica ai vari componenti, infatti durante la fase di riscaldamento ci sono differenze notevoli di temperatura fra i vari organi o fra le varie parti dello stesso organo. Ad esempio, quando accendiamo la moto, il cielo del pistone si scalda immediatamente e quindi dilata mentre il cilindro dilata meno verso la base: ciò comporta una deformazione sia del cilindro che del pistone che ne potrebbero ridurre la tolleranza e ciò causerebbe un maggiore attrito in determinati punti, pertanto se facessimo girare troppo velocemente il motore, gli attriti potrebbero essere tali da danneggiarli (se non addirittura gripparli).


Vediamo ora le operazioni da effettuare per un corretto riscaldamento della moto:
  • Moto dotate di starter: lo starter arricchisce la miscela di benzina chiudendo parzialmente l'aria, varia cioè la carburazione facilitando la partenza del motore. Lo starter deve essere azionato prima di mettere in moto e disinserito non appena il motore gira regolarmente.
     
  • Moto a iniezione: in questo caso, ci pensa la centralina elettronica a regolare correttamente la carburazione


L'operazione di riscaldamento deve essere graduale ma allo stesso tempo più veloce possibile, in modo da fare raggiungere nel minor tempo possibile l'equilibrio termico al motore.

Questo ci fa subito capire che non è proprio corretto fare scaldare la moto al minimo, come invece purtroppo accade spesso: una volta messo in moto e verificato che il motore risponda correttamente all'acceleratore, è necessario partire perché il motore gira piano ma necessitando di potenza per spingere tutta la moto si scalderà più velocemente.
Dobbiamo però stare attenti a non tirare le marce in questa situazione: orientativamente, cerchiamo di non superare 1/4 del regime massimo di rotazione (cioè, ad esempio, su una moto che arriva a 12.000, giri cercheremo di non superare troppo i 3.000 giri), quindi useremo delle marce piuttosto lunghe.

L'operazione di riscaldamento, così fatta, può durare alcuni minuti, anche in dipendenza della temperatura esterna. Per chi ha il termometro, la temperatura dell'acqua a regime normalmente è poco al di sotto degli 80 gradi, attenzione però perché questa è la temperatura dell'acqua e non quella dell'olio: quando l'acqua si trova a questa temperatura, la moto dovrebbe essere pressoché calda, attendere comunque ancora un pochino in modo che la temperatura possa uniformarsi nei vari componenti, dopodiché si può iniziare a tirare.

Il rodaggio, è un'importante fase in cui si permette l'adattamento e l' assestamento di tutti gli organi meccanici aventi le superfici a contatto, tra cui accoppiamenti, manovellismi, segmenti pistoni, cambio, e tutto ciò che è sottoposto con moto a strisciamento.
 

Il rodaggio, è un'importante fase in cui si permette l'adattamento e l' assestamento di tutti gli organi meccanici aventi le superfici a contatto, tra cui accoppiamenti, manovellismi, segmenti pistoni, cambio, e tutto ciò che è sottoposto con moto a strisciamento.
Infatti i motori nuovi, anche se di nuova generazione nonostante l'impiego delle nuove tecnologie di lavorazione, e l'adozione delle nuove leghe, necessitano ugualmente di un importante periodo di utilizzo dove devono essere adottate e rispettate le dovute cautele, in modo tale da far raggiungere a gli organi del motore mediante una graduale usura, l'adattamento e l'assestamento delle parti, eliminando le imperfezioni di lavorazione ed acquisendo i giusti giochi o tolleranze. Tutte le parti meccaniche in questione durante questa fase a causa degli attriti, generano una quantità di calore superiore al normale, che rientrerà nella regolarità dopo aver raggiunto i corretti valori delle tolleranze e quindi l'assestamento, oltre che produrre una finissima limatura. Pertanto gli unici validi consigli, sono quelli di mantenere durante tale periodo un'andatura ed una velocità moderata in modo tale da permettere il regolare smaltimento del calore prodotto eccessivamente.
In oltre si raccomanda:
  • Di far scaldare bene il motore prima di avviarsi, per far si che l'olio raggiunga anche le parti più difficili garantendo una corretta lubrificazione nelle zone critiche.
     
  • Evitare brusche accelerazioni, di non percorrere lunghi tratti a velocità costante o a forte velocità, cercando sempre di tenere il giusto ritmo e le giuste variazioni di velocità sempre in maniera moderata.
     
  • Sostituire l'olio e filtro puntualmente dopo i primi 1000km di percorrenza, in quanto l'olio ha già assorbito una certa quantità di limatura e residui di lavorazione, che potrebbero in caso di forti accelerazioni, e quindi durante la permanenza prolungata a regimi elevati, rimettersi in circolo danneggiando alcuni delicati organi interni.

e tutto ciò fa trarne il vantaggio, per una buona riuscita, ed una lunga durata del motore.