Il nostro collega Idefix ci racconta la sua esperienza col Motorally e dà consigli e suggerimenti. |
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Una gara di motorally consiste nel seguire tramite le note ed il
contachilometri un percorso di circa 150km, con qualche parte di
asfalto, parecchi sterrati facili e qualche pezzo impegnativo.
Bisognera' passare all'orario previsto ai controlli orari, prendere
tutti i timbri ed andare piu' forte possibile nelle speciali (2 o 3,
lunghe in genere una decina di km). Bisogna trovare un equilibrio tra l'andare forte, soprattutto in speciale, ed il riuscire a scegliere la strada giusta ragionando in base alle note ed alla distanza percorsa. |
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Servono un minimo di: - esperienza di guida in fuoristrada - forma fisica - sangue freddo - una moto da enduro in ordine, anche nei documenti - la strumentazione specifica - la licenza FMI (territoriale o nazionale) e la patente di guida Avendo gia' una moto adatta ma non la strumentazione specifica ne' la licenza, per la prima gara bisogna spendere circa 7-800 euro. Fare la successiva pero' ne costera' solo 70, ed inoltre rivendendo un giorno la strumentazione si potranno ricavare circa 400 euro. Vediamo tutto questo nel dettaglio. |
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L'acquisto della strumentazione non va sottovalutato perche' i
tempi di spedizione del nuovo possono essere di settimane ed anche
trovare portaRB e trip usati non e' facile e porta via tempo. Montare la strumentazione sulla moto non e' banale, a meno di non comprare tutti i supporti originali gia' adatti al proprio manubrio. In genere si ricorre a soluzioni artigianali, autocostruite o meno, montando portaRB e trip su una lastra di alluminio da 2mm sagomata ad "L" per proteggerli almeno dagli urti anteriori. Tale lastra e' bene che sia poi fissata con robusti supporti in ferro al manubrio od alla piastra superiore dello sterzo. Il ferro resiste meglio dell'alluminio a piegature e raddrizzature conseguenti ad eventuali cadute. Il trip ha bisogno di un magnete sulla ruota e di un sensore che bisogna posizionare accuratamente, devono essere molto vicini (1-2mm) ma il sensore deve essere protetto dagli urti. Per trovare il posizionamento migliore puo' essere utile collegare un tester con avviso sonoro che avverte quando il magnete chiude il circuito sul sensore. In genere la strumentazione montata sopra e davanti al manubrio finisce con l'ostacolare la risalita del cavo freno/sensore in fase di affondamento della forcella. Se non si interviene si rischia che il cavo si rompa a causa della piegatura innaturale o peggio che si agganci alla strumentazione causando un disastro quando la forcella di ridistende. E' fondamentale spostare quindi l'occhiello di passaggio cavi una decina di cm piu' avanti, verso la punta del parafango. Sia il portaRB che il trip hanno in genere degli interruttori a pulsante od a levetta da posizionare vicino alle manopole, in modo che siano comodi da azionare e non troppo esposti. Puo' essere necessario spostare i blocchetti originali per fargli posto. Occhio a non invertire la polarita' dei cavi di alimentazione degli strumenti perche' si possono danneggiare irreparabilmente. Qualora li si alimenti con l'impianto elettrico della moto e' consigliabile mettere un fusibile sulla linea per proteggerlo da eventuali cortocircuiti ed anche verificare con un tester che l'impianto (nel punto da cui si e' scelto di attingere corrente) fornisca i 12v in corrente continua attesi. Se si attinge direttamente alla batteria e' bene prevedere un interruttore sul circuito in modo da poterlo disalimentare quando non serve che sia acceso. Il tutto deve ovviamente resistere alla pioggia. Inoltre bisogna avere un orologio rapidamente consultabile, meglio se montato anch'esso sul manubrio, per capire in prossimita' del CO se si e' in ritardo od in anticipo. E' bene testare la solidita' della struttura facendo un giro possibilmente in fuoristrada per verificare che le sollecitazioni non causino rotture od allentamenti, e che tutta la parte elettrica funzioni correttamente in movimento. E' importante testare l'affidabilita' del trip facendo piu' volte uno stesso tratto di strada a velocita' differenti verificando che la distanza segnalata sia sempre la stessa, altrimenti vuol dire che il sensore "perde" alcuni giri ruota (magari solo ad alta velocita') con risultati nefasti sulla precisione (probabilmente andra' avvicinato al magnete). Oltre a questo bisogna ovviamente curare la normale preparazione e manutenzione di una moto da fuoristrada affinche' possa coprire senza problemi il percorso e resista ad eventuali cadute: ad es. sono utili i paramani rigidi, tenere i blocchetti delle leve non troppo stretti affinche' possano girare sul manubrio piuttosto che rompersi in caso di caduta). E' bene leggere il regolamento ufficiale del campionato motorally, (memorizzando la simbologia delle note che si possono trovare sul RB) nonche' il regolamento particolare che viene pubblicato qualche settimana prima della specifica gara. Se possibile e' utile iscriversi ad un motoclub che abbia altri rallysti tra i propri iscritti, sia per attingere alla loro esperienza sia per condividere la logistica e l'assistenza in gara. In genere le gare prevedono distributori sul percorso (e' bene avere una autonomia di almeno 90km) e personale che ti da' una mano se finisci nei guai, per cui si puo' in teoria anche fare a meno di tutto ed arrivare in moto alla gara, ma poter contare su qualche tipo di assistenza in caso di problemi (anche solo qualcuno che eventualmente ti recupera con macchina e carrello) e' molto meglio. Prepararsi a portare alla gara evidenziatori, forbici, penna, carta per appunti e scotch. |
Il pomeriggio prima della gara ci sono in genere le operazioni
preliminari, vengono verificati i documenti, si ricevono i numeri e
gli adesivi degli sponsor da mettere sulla moto, si fa la prova
fonometrica, la punzonatura e si prende nota di quanto ci riguarda
sui fogli affissi dalla direzione di gara che indicano per ogni
pilota il numero di gara, orario di partenza e di passaggio ai vari
CO fino all'arrivo. Poi ciascuno va a tarare il trip sul chilometro di riferimento, un pezzo di strada su cui e' segnato inizio e fine della distanza campione rilevata con il trip con cui e' stato costruito il RB. Si fa avanti ed indietro aggiustando la circonferenza di rotolamento fino a che il proprio strumento non segna esattamente quanto quello di riferimento. Poi in genere c'e' il briefing cui e' molto importante partecipare: viene distribuito il RB (un rotolo di carta, privo magari delle note iniziali che verranno fornite la mattina successiva) e vengono spiegate accortezze e note "difficili" su cui e' bene prendere appunti per poi evidenziarle in modo appropriato sul proprio RB. Ho visto che ci sono approcci molto diversi all'evidenziare le note, in generale direi che e' importante evidenziare i punti descritti come cruciali per la navigazione, le situazioni di pericolo ed i controlli orari. Sulla nota del controllo orario conviene scrivere anche l'orario di passaggio previsto, altrimenti va scritto in qualche punto da tenere sott'occhio, ad es. con un pennarello sul serbatoio. Dopodiche' si curiosa un po' tra i team ufficiali e ci si da' appuntamento all'indomani. Non e' previsto il parco chiuso quindi la moto la si tiene con se', se si abita vicini si torna a casa altrimenti si gozzoviglia con gli altri piloti, magari anche loro alla prima esperienza. Quelli del Trofeo Cavandoli (la formula "promozionale" del motorally) si riconoscono dal numero di gara compreso tra il 700 ed il 799. L'indomani mattina intorno alle 7 viene consegnato quanto mancava del RB, per cui bisognera' fare un po' di lavoro di taglio e giunzione con lo scotch. Se il rotolo di carta e' molto lungo potrebbe non starci dentro il portaRB, nemmeno avvolgendolo molto stretto. In tal caso isognera' tagliarlo in corrispondenza magari della nota dell'assistenza (circa a meta' percorso) ed inserire la prima parte, sostituendola con la seconda alla sosta per l'assistenza. Se piove tutto si fa piu' complicato perche' bisogna evitare di bagnare la carta mentre la si monta. Bisogna poi allineare il proprio orologio con quello ufficiale della gara, in modo da essere sicuri di passare nel minuto giusto ai CO. Per fortuna i piloti del Cavandoli partono in coda agli altri (verso le 10) quindi c'e' il tempo per sistemare queste cose. Finalmente si parte, in 2 o 3 al minuto. Ci viene consegnata la tabella di marcia da riporre in una tasca asciutta e via. E' importante all'inizio prendere confidenza con la lettura delle note, anche se gli altri piloti mantengono un ritmo piu' elevato e ci passano. Seguire gli altri piloti o le loro tracce, oltre a vanificare lo spirito del motorally, porta a probabile squalifica. Infatti sul percorso troveremo sia controlli a timbro "difficili" che molti salteranno, sia controlli di allineamento del RB: se non hai sott'occhio la nota giusta significa che non stai navigando autonomamente quindi sei squalificato. Se il controllo orario e' descritto come "tranquillo", significa che un pilota mediamente lento e propenso a fare qualche sbaglio arrivera' comunque con 10-20 minuti di anticipo. Controlli "tirati" invece richiedono ritmi piu' elevati e nessun grave errore di navigazione, pena minuti di ritardo. In speciale bisogna cercare di andare forte tra una nota e l'altra, senza perdere in precisione al momento di scegliere la strada: molto meglio rallentare il ritmo che sbagliare una nota. Sentiamo cosa dichiara Bianchi: " Io mi sono trovato bene in questo modo: quando arrivo sul punto
di passaggio di una nota allineo se serve il trip alla distanza
riportata, poi leggo la prossima nota, guardo il trip per capire
quanto manca e poi cerco di dare gas sino a 100 metri dalla nota,
quando rallento, scelgo la strada giusta, aggiusto il trip e
ricomincio da capo. Se la prox nota e' a meno di 100m dalla
precedente conviene evidenziarla perche' altrimenti ora che la leggi
e guardi il trip potresti averla gia' passata. Se invece e' a
qualche km per un po' dai solo gas ma tieni anche conto che potresti
accumulare un errore sulla distanza piu' rilevante, anche di qualche
decina di metri. |