Era caduta in una presa d'acqua sul lago Brasimone
gli operatori l'hanno curata e rilasciata
Storia della lupa Isabel prigioniera e poi libera
La neve, che è caduta abbondante in Appennino nelle scorse settimane, ha
formato accidentalmente una micidiale trappola; proprio a causa del manto nevoso
una lupa è infatti caduta in una presa d'acqua di un pozzo profondo oltre 3
metri - sulla riva del Lago Brasimone e vi è rimasta intrappolata.
Avvisati da alcuni abitanti della zona, che avevano visto l'animale oramai
sfiancato dagli inutili tentativi di uscire dal pozzo, gli operatori del Centro
tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone sono immediatamente
intervenuti ed hanno addormentato la giovane femmina, che presentava oramai i
sintomi di congelamento, per trasportarla nelle strutture del centro.
Dopo le prime cure, la sfortunata lupa, ribattezzata Isabel, è stata quindi
visitata dal responsabile veterinario dell'Istituto Nazionale per la Fauna
Selvatica, che ne ha accertato età, condizioni fisiche e potenzialità di
recupero. Si trattava di una giovane femmina di circa 10 mesi di età e 25 kg di
peso, in buone condizioni fisiche.
Il lupo è una specie strettamente protetta in tutta Europa e, anche se negli
ultimi decenni è in notevole ripresa nel nostro Paese, questo predatore è
ancora minacciato. Si stima che attualmente in tutta la penisola siano presenti
circa 500-700 lupi ed ogni anno sono decine gli individui sterminati dai
bracconieri. Ogni individuo è quindi prezioso e per questo si è deciso - di
concerto con il personale della Provincia di Bologna e con la consulenza
scientifica del prof. Luigi Boitani e del Dott. Paolo Ciucci, massimi esperti
italiani di biologia del lupo - di liberare Isabel rapidamente, in modo da
ridurre al minimo lo stress della cattività.
Il lupo è un animale strettamente territoriale e vive in piccoli branchi
sociali; per questo era necessario liberare Isabel all'interno del territorio
del suo branco, in modo da rendere possibile il reinserimento nel nucleo
familiare di origine. La femmina è stata quindi trasportata in una valle
isolata e tranquilla del Parco dei Due Laghi, dove è stata liberata nelle prime
ore della sera, quando l'area è meno frequentata dagli escursionisti. Ad Isabel
è stato anche messo un radiocollare satellitare, che si spera potrà permettere
di seguirne gli spostamenti, aiutando a capire di più del comportamento e
dell'ecologia di questo elusivo predatore.
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11 marzo 2005
)